Domani intervento presso la Scuola Secondaria di Primo grado “Gramsci”.
Epica, Improvvisazione orale, Fantasy (genere strumentale) e composizione (legata all’oralità).
Brandirò il gesso quale arma gloriosa… la lavagna, il mio campo di battaglia.
Saga – Prontuario di Epica fantasy è il primo manuale di Epica fantasy in Italia. L’opera è un prodotto unico nel suo genere.
Saga, oltre a strutturare la storia dell’Epica (da Omero a Tolkien) e a fornire al lettore un’attenta analisi ad ampio spettro su quelli che furono i fondamenti dell’epica classica e del suo declino, e su quelli che, al contrario, riguardano l’epica moderna fantasy, vuole essere anche una preziosa guida verso un percorso fatto di scelte, non solo stilistiche ma anche di ordine concettuale e narrativo: trama, peripezie, prologo, epilogo, mimetica, diegetica, modalità descrittive ecc.. In sostanza, tutto ciò che esula dal contesto prettamente poetico e che si riferisce invero alla prosa.
Saga fornisce un modo nuovo per scrivere fantasy, soprattutto impiegando il verso quale strumento per eccellenza della tradizione epica antica.
Un’opera studiata anche per gli scrittori di romanzi, tesa a rafforzare la loro componente narrativa, il tema della descrizione e degli elementi figurativi e sensoriali.
A breve, disponibile anche in cartaceo.
Trama: Brienjern Hollfarris è un poeta-guerriero che, affiancato dalla sua fidata ciurma di arcieri tevarrin e dai suoi due grandi amici — Hengherest, un manipolatore di rune, e Wurthan, un guerriero dei lupi — solca i mari delle terre del Nord in cerca d’avventura e ricchi tesori da saccheggiare. Salpato dal porto di Norgrad con la sua Antjria e un altro manipolo di quattro adrimar, le navi-drago, Brienjern Hollfarris si spinge a Ovest, oltre il mare di Skjrd, nel tentativo di ricercare l’isola di Belphrag, ove ha sede l’Hyrfwald, “La grande Sala dell’Idromele”. Un luogo denso di pericoli, minaccioso perfino agli occhi di un guerriero esperto, lì dove lo spirito del valoroso combatte per l’eternità a fianco dei grandi eroi. Quali indicibili segreti si celano negli abissi di quell’isola e quali terrificanti insidie dovrà superare il poeta guerriero perché il suo fato si compia? Un’ardua sfida che metterà a dura prova non solo le sue capacità di comandante, ma anche i suoi fidati strumenti di morte: i berenhollern, i “corni delle rune” di cui egli è depositario per volontà degli antichi draghi. “Il Portatore di Corni — Saga dei Regni del Nord” è un poema dark fantasy a carattere epico che trae ampia ispirazione dalle saghe islandesi e dai miti norreni, rielaborandone il linguaggio poetico in un unicum d’eccezione. Un’opera che, nella migliore delle tradizioni della poesia vichinga, nasce come commistione di due temi portanti: l’Amore e la Guerra. Che il lettore si prepari a un’avventura senza eguali!
È ancora Crepuscolo nei dintorni della caverna del Cantore di Draghi, e soltanto un tremulo fuoco rischiara l’entrata della tana del drago Astyrre. È il suo attendente Gylvar che sta aspettando il nuovo ospite, con la torcia in mano e quel tipico entusiasmo che caratterizza un bambino desideroso di aprire il proprio regalo appena donato.
"Quando le divinità giocano di ruolo"
se non brucia un po'... che libro è?
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Nessun uomo è un isola
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Ciao! sono Coco giapponese, impariamo il giapponese insieme!
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