Articolo pubblicato il: 29/06/2015
di Carlo Roma
“Perché la poesia dovrebbe vendere? Nessuno ne parla, è mal distribuita, non è promossa. Qualcuno conosce un prodotto che sia mal distribuito, non promosso, di cui nessuno parla che invece venda? Io non ne conosco alcuno”. E’ con queste parole che Nicola Crocetti, editore dell’omonima casa specializzata in libri di poesia, lancia l’allarme sulle difficoltà che attraversa il settore. Un allarme condiviso anche da altri protagonisti del settore, tra cui il poeta Maurizio Cucchi, che invoca “un intervento istituzionale a difesa della poesia”, da Mauro Bersani, responsabile della collana Einaudi ‘la Bianca’, e dall’editrice leccese Agnese Manni secondo la quale “la poesia è stata espulsa dal mercato”.
L’ha ribloggato su Loriana Lucciarini scrittricee ha commentato:
Articolo interessante
Purtroppo nella poesia italiana attuale esiste molta offerta di autori -ahimè spesso mediocri- e poca domanda da parte dei lettori. Viviamo in un mondo veloce, pratico, razionale, dominato da stringhe di numeri, la poesia non ha potenzialità, dal punto di vista del marketing. Lo spazio viene dato quindi alla narrativa, con la quale nascono saghe su cui poi possono basarsi le sceneggiature di film e quindi fenomeni commerciali, con più guadagni da parte di case editrici, società di produzione ecc. ecc.
Come darti torto!!! Concordo pienamente! 🙂