(Estratto dal blog di Giuseppe Iannozzi)
Talvolta stroncare un libro può rivelarsi per l’autore una vera e propria fortuna. E non scherzo. Di solito, le recensione a libri belli e perfetti o quasi, vengono ignorate dal pubblico, o prese in considerazione ma non troppo. Viviamo in uno strano tempo, volgare e assassino, per cui a sopravvivere è il gusto dell’orrido: più una cosa è brutta (o banale) e più ha possibilità di emergere. Sarà forse questo il motivo per cui, oggi, tanti scrittori o sedicenti tali preferiscono dare alle stampe libri brutti ma brutti veramente, di cui, forse, un giorno si vergogneranno. Per il momento però se la ridono della grossa: il tempo è volgare e il pubblico è affamato di bruttezza.
Mi trovo d’accordo con Giuseppe Iannozzi
Ogni era ha la sua Bruttezza
Salutoni
😉