Buio di gufi
Mentre il tempo accresce i miei affanni
interrogo il corpo,
chiedo con insistenza
se sia il giorno o la notte a mentirci.
Entrambi, per ripicca,
si impegnano a imbrogliarmi
di luci e foglie d’ambra.
Questa volta non ci casco, no,
non cederò alla luce e ai suoi bagliori,
ai bambini e ai parco-giochi,
ai sorrisi degli innamorati
e al gran fare degli avvoltoi
e delle loro fabbriche.
Questa volta non ci casco, no,
non cederò al buio e alle sue ombre,
ai gufi e al loro canto d’amore,
alle stelle, al loro contorno di guide,
che diritto hanno di indicarmi una strada,
un cammino?
Sarò io a dedicarti i ritagli di spazio
e i fili del tempo in un altro dove
che conosce solo la forma del silenzio.
Unn addio che risuona
nel tonfo sordo della morte.
(Testo non presente nell’antologia “Cervo bianco”)
Complimenti a Marina, una poesia che mi è piaciuta moltissimo! Intensa, bellissima…
Marina è molto brava!
🙂
Pelle d’oca…
Complimenti.
menade