Ben sappiamo, che a noi piace ciò che è semplice e chiaro, e rifuggiamo da ciò che risulta oscuro e non distinto, poiché possiamo arrivare facilmente ad intenderlo, a scorgere la sua armonia e bellezza. Al contrario, se posti di fronte a qualcosa di complesso, di difficile o confuso, riusciamo a darne spiegazione, a comprenderlo, a conoscerlo in tutta la sua pienezza, allora il piacere che ne deriva da tale contemplazione sarà maggiore.*
In Poesia, la bellezza risiede fra gli interstizi della parola, nelle sue anse oscure…
*Wladyslaw Tatarkiewics, Storia di sei Idee, Palermo, Aesthetica edizioni, 2002.